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dalla medicina

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25/Apr/2023

La chirurgia delle Ragadi Anali: l’eccellenza del Dott. Guido Coretti a Napoli e Caserta

La chirurgia delle Ragadi Anali è una procedura medica che mira a trattare le ragadi anali, ovvero piccole lacerazioni che si verificano nell’ano e che spesso causano dolore, sanguinamento e prurito.

Questa procedura può essere eseguita da un chirurgo esperto come il Dott. Guido Coretti, professionista con un’esperienza decennale nella chirurgia proctologica.

Il Dott. Coretti è considerato una delle eccellenze mediche a Napoli e Caserta, grazie alla sua competenza e professionalità.

Specializzato in chirurgia proctologica, ha una vasta esperienza nell’affrontare le patologie dell’ano e del retto, tra cui le ragadi anali.

La procedura chirurgica per la cura delle Ragadi Anali richiede precisione e attenzione.

Il Dott. Coretti è in grado di offrire un servizio di altissimo livello, grazie alle sue competenze tecniche e alla sua conoscenza dei più moderni strumenti chirurgici.

Il Dott. Coretti utilizza le tecniche più avanzate per la cura delle Ragadi Anali, come la sfinterotomia laterale calibrata a sinistra, una tecnica chirurgica che prevede la riduzione dell’ipertono dello sfintere anale interno in modo da favorire la guarigione della lacerazione anale.

La chirurgia delle ragadi anali Guido Coretti Napoli Caserta

Grazie alla sua esperienza decennale, il Dott. Coretti è in grado di garantire un intervento rapido e indolore per il paziente, con una riduzione significativa dei tempi di recupero post-operatorio.

Inoltre, il Dott. Coretti è in grado di offrire una consulenza completa e personalizzata ai pazienti, valutando ogni singolo caso e fornendo la migliore soluzione in base alle specifiche esigenze del paziente.

Grazie alla sua esperienza e alla sua professionalità, il Dott. Coretti è in grado di garantire un servizio di altissima qualità, che soddisfa le esigenze dei pazienti più esigenti.

Per chi soffre di Ragadi Anali, la scelta del chirurgo giusto è di fondamentale importanza per garantire la riuscita dell’intervento.

Il Dott. Coretti è il professionista ideale per affrontare questa patologia, grazie alla sua esperienza decennale nella chirurgia proctologica e alla sua capacità di fornire un servizio personalizzato e di altissima qualità.

Inoltre, il Dott. Coretti è disponibile a rispondere a tutte le domande e le preoccupazioni dei pazienti, fornendo informazioni dettagliate sulle procedure chirurgiche e sui tempi di recupero post-operatorio.

Inoltre, il Dott. Coretti è anche un medico molto attento alla comunicazione con i pazienti.
Durante le visite, il Dott. Coretti dedica tutto il tempo necessario per spiegare le procedure e rispondere alle domande del paziente in modo da rassicurarlo e instaurare un rapporto di fiducia e di comprensione reciproca.

Il Dott. Coretti è molto apprezzato dai suoi pazienti per la sua empatia e la sua attenzione alla loro situazione personale.

Grazie alla sua capacità di ascolto e alla sua disponibilità, il Dott. Coretti è in grado di fornire un supporto emotivo molto importante per i pazienti che si trovano ad affrontare una patologia difficile come la Ragade Anale.

Se sei alla ricerca di un medico professionista, competente e attento alle tue esigenze, il Dott. Guido Coretti è sicuramente il medico giusto per te.

Grazie alla sua esperienza decennale nella chirurgia proctologica e alla sua capacità di comunicazione, il Dott. Coretti ti garantirà un intervento chirurgico di successo e una completa soddisfazione.

Infine, se stai cercando un medico di eccellenza a Napoli e Caserta, il Dott. Guido Coretti è sicuramente una delle migliori scelte.

Grazie alla sua esperienza, alla sua competenza tecnica e alla sua capacità di comunicare, il Dott. Coretti è uno dei migliori chirurghi proctologici della regione e uno dei medici più apprezzati dai pazienti.

In conclusione, se hai bisogno di una procedura chirurgica per la cura delle Ragadi Anali, rivolgiti al Dott. Guido Coretti, professionista esperto e altamente qualificato nella chirurgia proctologica.

Grazie alla sua esperienza decennale, alla sua competenza tecnica e alla sua capacità di comunicazione, il Dott. Coretti ti garantirà un intervento di successo e la massima soddisfazione.


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11/Mar/2023

La chirurgia e le nuove tecnologie degli interventi di tumore allo stomaco sono diventati un tema sempre più importante nella medicina moderna.
Uno dei chirurghi più esperti in questo campo è il Dott. Guido Coretti, che è considerato un’eccellenza medica nella provincia di Napoli, Benevento, Avellino, Caserta, Salerno e in tutta la Campania.

La chirurgia del tumore allo stomaco è uno dei principali metodi di trattamento, ed è spesso associata a chemioterapia o radioterapia per aumentare le possibilità di successo.
Il Dott. Guido Coretti è un chirurgo altamente specializzato nel trattamento del tumore allo stomaco, con una vasta esperienza nell’utilizzo di tecnologie avanzate per garantire risultati migliori ai suoi pazienti.
Ha un’ottima reputazione nella comunità medica locale ed è conosciuto per la sua attenzione ai dettagli e per il suo approccio paziente-centrico.
Il Dott. Coretti utilizza le tecnologie più recenti per garantire interventi chirurgici sicuri ed efficaci.
Uno dei principali vantaggi di queste tecnologie è la minore invasività delle procedure chirurgiche, che consente una ripresa più rapida e una riduzione del dolore postoperatorio.
Tra le tecnologie utilizzate dal Dott. Coretti, vi sono la laparoscopia e la chirurgia robotica.
La laparoscopia è una tecnica chirurgica minimamente invasiva che consente l’accesso all’interno dell’addome attraverso piccoli tagli nella parete addominale.
La chirurgia robotica, invece, utilizza un robot chirurgico che viene manovrato dal chirurgo, consentendo un controllo più preciso e un’ampia visibilità del sito chirurgico.
Queste tecnologie hanno diversi vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale, tra cui una maggiore precisione, un minor rischio di complicazioni e un recupero più rapido.
Il Dott. Coretti è in grado di utilizzare queste tecnologie per offrire ai suoi pazienti una vasta gamma di opzioni chirurgiche, dalle resezioni parziali allo stomaco fino alla gastrectomia totale.

La chirurgia del tumore allo stomaco Guido Coretti

Oltre alle tecnologie avanzate, il Dott. Coretti utilizza anche le tecniche chirurgiche più moderne per garantire la massima efficacia e sicurezza delle procedure.
Queste tecniche includono l’utilizzo di marcatori fluorescenti per identificare i tessuti tumorali e la chirurgia guidata da immagini per una maggiore precisione nell’individuazione delle lesioni.
Il Dott. Coretti è anche un forte sostenitore dell’approccio multidisciplinare alla cura del tumore allo stomaco.
Collabora regolarmente con altri specialisti, tra cui oncologi, radiologi e nutrizionisti, per garantire ai suoi pazienti il miglior risultato possibile.
La sua attenzione ai dettagli e la sua abilità nell’utilizzo di tecnologie avanzate lo rendono una vera eccellenza medica nella a Napoli e provincia, ed in tutta la Campania.
I suoi pazienti possono beneficiare di interventi chirurgici minimamente invasivi, tecniche chirurgiche moderne e un’ampia gamma di opzioni chirurgiche, il tutto con l’obiettivo di garantire la massima efficacia e sicurezza delle procedure.
Se stai cercando un chirurgo specializzato nella cura del tumore allo stomaco, il Dott. Guido Coretti è sicuramente una scelta eccellente.
Inoltre, se sei un paziente alla ricerca di informazioni sulla cura del tumore allo stomaco, è importante che tu sappia che la Campania offre una vasta gamma di servizi sanitari di alta qualità. La provincia di Napoli e l’intera regione campana sono ben servite da numerosi ospedali, cliniche e medici specializzati nella cura del cancro.
La provincia di Napoli, ad esempio, dispone di una rete di ospedali pubblici e privati di alta qualità .
che offrono servizi specializzati nella cura del cancro allo stomaco, come l’IRCCS Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli e la Clinica Mediterranea.
In altre province campane, come Benevento, Avellino, Caserta e Salerno, ci sono ospedali pubblici e privati altamente qualificati che offrono servizi specializzati nella cura del tumore allo stomaco. In particolare, l’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno è uno dei principali centri di riferimento per la cura del cancro in tutta la regione.
Se hai bisogno di assistenza medica, contatta il tuo medico di base o rivolgiti a un professionista come il Dott. Guido Coretti, che è considerato un’eccellenza medica a Napoli.
In conclusione, il Dott. Guido Coretti è un chirurgo di grande esperienza e competenza nella cura del tumore allo stomaco.

Per qualsiasi informazione o una visita potete scrivermi o chiamare ai numeri di contatto.


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17/Feb/2023

La chirurgia per le emorroidi è costituita da un insieme di procedure e tecniche eseguita per trattare le emorroidi prolassate, o sanguinanti che si sviluppano sia all’interno che all’esterno dell’ano.

Come sono riconoscibili

Sono avvertite come protuberanze causate dall’accumulo di sangue nei vasi venosi sanguigni del retto e dell’ano e possono causare dolore, sanguinamento, prurito e fastidio.

La chirurgia delle emorroidi viene eseguita da un chirurgo specializzato in proctologia e può essere effettuata in anestesia locale o generale, a seconda della gravità della condizione del paziente e del tipo di intervento chirurgico.

Chi può fare l’intervento?

Uno dei chirurghi più esperti in questo campo è il Dott. Guido Coretti, che lavora a Napoli e in tutta la provincia.

Il Dott. Coretti ha molti anni di esperienza nella chirurgia delle emorroidi e ha sviluppato una vasta conoscenza delle tecniche chirurgiche più innovative e meno invasive per trattare questa condizione.

La chirurgia delle emorroidi può essere effettuata con diverse tecniche, tra cui:

  1. Legatura delle emorroidi: Questa procedura implica l’uso di un laccio di gomma per stringere e sigillare la base di un’emorroide, che alla fine muore e viene espulsa dal
  2. Rimozione delle emorroidi: Questa procedura implica la rimozione completa delle emorroidi attraverso un’incisione chirurgica.
  3. Iniezione sclerosante: Questa procedura implica l’iniezione di una soluzione sclerosante nell’emorroide, che aiuta a ridurre la sua dimensione e a fermare il
  4. Operazione eseguita tramite HAL-RAR (legatura dell’arteria emorroidaria guidata da Doppler con pessia delle emorroidi prolassate) è una procedura sicura ed efficace per le emorroidi di piccole dimensioni ed il sanguinamento di origine

Di quest’ultimo i punti salienti sono:

  • Il dolore postoperatorio dopo la tecnica HAL-RAR è basso e se presente scompare nei primi
  • Questa tecnica minimamente invasiva è associata a un tasso di complicanze molto
  • Il tasso di recidiva dopo 2 anni di follow-up è basso (3%).

 

Questa tecnica consente una ripresa più rapida rispetto a procedure più invasive e una riduzione del rischio di complicazioni post-operatorie ma il tasso di recidiva è maggiore rispetto alle altre nei casi più  avanzati.

La chirurgia per le emorroidi come funziona

La chirurgia delle emorroidi è generalmente sicura e ben tollerata, ma come con qualsiasi procedura chirurgica, vi sono alcuni rischi associati, tra cui infezioni, dolore, sanguinamento e problemi di cicatrizzazione.

Tuttavia, questi rischi sono generalmente minimi e possono essere facilmente gestiti con una buona assistenza medica e una adeguata cura post-operatoria.

Il Dott. Coretti fornisce un’attenta valutazione pre-operatoria per determinare la tecnica chirurgica più appropriata per ogni paziente individuale.

Procedure

Durante l’intervento, il Dott. Guido Coretti segue rigorosamente tutte le linee guida per la sicurezza e l’igiene per garantire che il paziente riceva la migliore cura possibile.

Dopo l’intervento, il Dott. Coretti fornisce una completa guida post-operatoria per aiutare il paziente a riprendersi rapidamente e a prevenire eventuali complicazioni.

Questo può includere istruzioni per la cura del sito chirurgico, il controllo del dolore e la gestione della dieta per aiutare a prevenire la costipazione e altri problemi di stitichezza.

In conclusione, la chirurgia per le emorroidi può essere un’opzione valida per i pazienti che soffrono di questa condizione fastidiosa e dolorosa.

Con la guida esperta del Dott. Guido Coretti eccellenza italiana il quale esercita a Napoli e in tutta la provincia e non solo,

i pazienti possono essere sicuri di ricevere la migliore cura possibile e di riprendersi rapidamente dalla loro procedura essere sicuri di ricevere un trattamento

efficiente e altamente personalizzato anche grazie al suo team di professionisti, per soddisfare le loro esigenze individuali.


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10/Feb/2023

La chirurgia del prolasso rettale

La chirurgia di questa patologia, è costituita da diverse tecniche chirurgiche sia transanali che laparoscopiche che hanno lo scopo di riportare il retto nella sua sede naturale quando questo prolassa e sporge dall’ano.

Esistono diversi modi per eseguire la chirurgia del prolasso rettale.
Il Dott. Coretti è considerato un vero e proprio punto di riferimento nella sua professione. 
ti suggerirà ciò che è appropriato in base alle tue condizioni e alla tua salute generale.

Perché è quando vengono eseguite queste procedure.

La chirurgia del prolasso rettale viene eseguita in persone afflitte dal dolore, dal disagio, sanguinamento rettale, causati dal prolasso, nonché dai sintomi cronici che possono accompagnarlo, come perdita di feci, incapacità di controllare i movimenti intestinali (incontinenza fecale) o ostruzione alla defecazione.

Il problema è più comune nelle donne anziane, ma può verificarsi anche negli uomini.

Rischi della chirurgia del prolasso rettale

La chirurgia del prolasso rettale comporta seri rischi.
Questi variano a seconda della tecnica chirurgica.
Ma in generale, i rischi della chirurgia del prolasso rettale includono:

Sanguinamento
Occlusione intestinale
Danni alle strutture vicine, come nervi e organi.
Infezione
Fistola: una connessione anormale tra due parti del corpo, come il retto e la vagina
Ricorrenza del prolasso rettale
Disfunzione sessuale
Sviluppo di costipazione nuova o peggiorata.

Richiedi un appuntamento al Dott. Guido Coretti il quale è un professionista eccellente in chirurgia che opera nella città di Napoli e nella Provincia di Napoli.

Come predisporsi

Per prepararsi alla chirurgia del prolasso rettale, il dott. Coretti potrebbe chiederti di:

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Prima dell’intervento, ti verrà chiesto di fare la doccia con sapone antisettico per evitare che i germi sulla pelle causino infezioni dopo l’intervento.
A seconda della procedura, potrebbe essere richiesto di interrompere l’assunzione di determinati farmaci.

Trascorrerai uno o più giorni in ospedale dopo l’intervento di prolasso rettale.
Affinché tu possa sentirti il più a tuo agio possibile durante il tuo soggiorno, prendi in considerazione di portare:

Articoli per la cura personale, come spazzolino da denti, spazzola per capelli o prodotti per la rasatura.
Vestiti comodi, come vestaglia e pantofole.
Intrattenimento, come libri e giochi

chirurgia del prolasso rettale guido coretti

La procedura

La chirurgia del prolasso rettale può essere eseguita attraverso l’addome (rettopessi, POPS) o per via transanale (STARR, Altemeier).

L’approccio utilizzato dal dott. Guido Coretti dipende da una serie di fattori, come le dimensioni del prolasso, l’età, altri problemi di salute.
Nessuna procedura è considerata la migliore in assoluto.
Discuti le tue opzioni con il chirurgo.

La chirurgia del prolasso rettale richiede l’anestesia spinale o generale a seconda del tipo di tecnica utilizzata..

Tipi di chirurgia del prolasso rettale:

Chirurgia laparoscopica del prolasso rettale.

Eseguita attraverso l’addome, questa procedura utilizza diverse piccole incisioni.
Il chirurgo inserisce speciali strumenti chirurgici e una minuscola telecamera attraverso le incisioni riporta il retto in posizione usando punti di sutura ed una rete per fissare il retto al sacro.
In alcuni casi, come una lunga storia di stitichezza, il chirurgo rimuove una parte del colon.

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Chirurgia robotica.

Questo tipo di chirurgia è simile all’approccio laparoscopico ma utilizza l’assistenza di un robot chirurgico.

Riparazione per via transanale

La STARR e l’Altemeier sono tra le più eseguite. Il chirurgo tira il retto attraverso l’ano, rimuove una parte del retto tramite suturatrici lineari o circolari che tagliano e cuciono contemporaneamente.
Questa riparazione è in genere riservata a coloro che non sono candidati per la riparazione aperta o laparoscopica.

Se hai il prolasso rettale e alcune altre condizioni, come il prolasso vaginale o il prolasso degli organi pelvici, potresti eseguire entrambe le operazioni in un unico intervento chirurgico.

Dopo la procedura

Trascorrerai un breve periodo in ospedale recuperando e riacquistando la tua funzione intestinale. Inizierai bevendo liquidi chiari e passerai a cibi solidi.

La quantità di tempo che trascorri in ospedale è variabile da due a tre notti.

È probabile che il chirurgo consigli di bere molti liquidi, usare emollienti delle feci e seguire una dieta ricca di fibre nelle settimane successive all’intervento chirurgico per evitare la stitichezza e l’eccessivo sforzo che può portare alla recidiva del prolasso rettale.

La maggior parte delle persone è in grado di tornare alle normali attività entro qualche settimana dall’intervento.

Alcune persone richiedono la terapia fisica per imparare di nuovo a usare i muscoli del pavimento pelvico.

Risultati della Chirurgia laparoscopica

Per la maggior parte delle persone, la chirurgia del prolasso rettale allevia i sintomi e migliora l’incontinenza fecale e la stitichezza.

Tuttavia, in alcuni casi, l’incontinenza può peggiorare o diventare un problema quando non lo era prima dell’intervento.

Se hai incontinenza prima dell’intervento chirurgico, parla con il tuo medico dei modi per studiarla.

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Chirurgo dott. Guido Coretti

La sua dedizione all’eccellenza e alla qualità delle cure che offre ai suoi pazienti lo hanno reso un medico molto apprezzato e rispettato nella comunità chirurgica.
Se stai cercando un chirurgo di eccellenza nella zona di Napoli e Provincia di Napoli, il Dott. Guido Coretti è sicuramente la scelta giusta per te.


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27/Gen/2023

Chirurgia del reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo

Chirurgia del reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è una condizione in cui le secrezioni acide dello stomaco, la bile ed il cibo, fluiscono indietro nell’esofago.

A volte è necessario intervenire chirurgicamente.

Ciò può causare sintomi come bruciore di stomaco e rigurgito, eruttazioni frequenti, dolore e bruciore retrosternale, abbassamento della voce, senzazione di corpo estraneo alla gola,

tosse stizzosa e problemi durante la deglutizione (disfagia, odinofobia).

A volte può anche causare danni all’esofago e può essere un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie come l’esofagite, l’esofago di Barret e il cancro dell’esofago.

Il reflusso può essere causato da diversi fattori, tra cui una debolezza nello sfintere esofageo inferiore, l’ernia iatale, le infezioni da Helicobacter Pylori, uno stile di vita sedentario e l’uso di alcuni farmaci.

Può essere trattato con cambiamenti nello stile di vita, farmaci o chirurgia del reflusso gastroesofageo, a seconda della gravità dei sintomi e delle cause sottostanti.

La chirurgia del reflusso gastroesofageo (GERD) è costituita da un insieme di procedure eseguite in laparoscopica per trattare i sintomi del reflusso acido cronico.

La chirurgia per il reflusso acido è indicata per i pazienti che non rispondono adeguatamente ai trattamenti medici come i farmaci antiacidi o gli inibitori della pompa protonica.

Tra gli interventi più comunemente utilizzati per il trattamento del reflusso gastroesofageo ci sono : la Fundoplicatio secondo Nissen e la Toupet.

La tecnica secondo Nissen consiste nella creazione di una neo valvola che va a vicariare la funzione dello sfintere esofageo inferiore (LES) nell’ impedire il reflusso gastroesofageo, ruotando il fondo gastrico a 360 gradi.

La Procedura della chirurgia del reflusso gastroesofageo

È considerata la procedura più efficace e viene effettuata con successo in oltre il 90% dei casi.

La Toupet, invece, in una rotazione a 270 gradi del fondo gastrico

e viene utilizzata di meno rispetto alla Nissen soprattutto in pazienti con reflusso gastroesofageo lieve.

Entrambe le procedure chirurgiche per il reflusso acido sono eseguite in anestesia totale ed hanno un recupero molto rapido (48/72 ore di ricovero) ed un periodo di dieta di diverse settimane.

Come con qualsiasi procedura chirurgica, ci sono rischi associati alla chirurgia del reflusso acido, di cui la più frequente è una disfagia spesso transitoria.

Chirurgia del reflusso gastroesofageo

In generale, la chirurgia del reflusso acido è un’opzione efficace per i pazienti che non rispondono adeguatamente ai trattamenti medici e soffrono di sintomi cronici del reflusso gastroesofageo.

Confronto con il Dottore

È importante discutere con il proprio medico i rischi e i benefici della chirurgia del reflusso acido per determinare se questa è la scelta migliore per il proprio caso specifico.

Il Dottor Guido Coretti è un medico chirurgo esperto in chirurgia del reflusso gastroesofageo.

Egli ha maturato una lunga esperienza in questo campo ed è considerato uno dei massimi esperti a livello nazionale.

Il Dottor Coretti svolge la sua attività presso una prestigiosa struttura ospedaliera situata nella città di Napoli, dove offre un’ampia gamma di servizi per il trattamento del reflusso acido, tra cui la chirurgia Nissen e la chirurgia Toupet.

Il Dottor Coretti si distingue per la sua eccellente preparazione professionale, per la sua competenza e per la sua grande professionalità.

Egli utilizza tecniche chirurgiche all’avanguardia per garantire ai suoi pazienti risultati eccellenti e una rapida ripresa.

Il Dottor Coretti si impegna a fornire un’assistenza personalizzata ai suoi pazienti, valutando attentamente le loro esigenze e discutendo con loro i rischi e i benefici delle diverse opzioni terapeutiche.

Grazie alla sua lunga esperienza ed alla sua competenza, il Dottor Coretti è in grado di offrire ai suoi pazienti una soluzione efficace per il trattamento del reflusso gastroesofageo, con un tasso di successo molto alto.

Per coloro che soffrono di sintomi cronici del reflusso acido, la chirurgia del reflusso acido eseguita dal Dottor Guido Coretti rappresenta un’ottima opzione per risolvere definitivamente il problema e riprendere una vita normale.

Il Dottor Guido Coretti, chirurgo del reflusso gastroesofageo, è una scelta eccellente per chi cerca un professionista esperto e qualificato per il trattamento del reflusso acido.

La sua lunga esperienza e la sua competenza in chirurgia del reflusso acido gli permettono di offrire ai suoi pazienti risultati eccellenti e una rapida ripresa.


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12/Dic/2021

Medico proctologo

Che tipo di medico è un proctologo?

I proctologi lavorano a stretto contatto con specialisti gastrointestinali (GI), noti anche come Gastroenterologo, che forniscono cure complete per i disturbi che colpiscono il sistema digestivo.
Un proctologo quale il dottor Guido Coretti, è un chirurgo specializzato nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi del tratto digestivo inferiore, che comprende il colon, il retto e l’ano. 
Attualmente, i proctologi sono indicati come ” chirurghi del colon-retto” o “chirurghi del colon e del retto”.
Un gastroenterologo è addestrato a fare colonscopie ma non esegue interventi chirurgici, mentre tutti i proctologi sono specialisti in chirurgia.

Medico Proctologo Napoli Giugliano Mondragone
Quando devo vedere un medico proctologo?

Il primo passo quando hai qualche problema di salute è di solito vedere il tuo medico di base. Potresti voler richiedere o essere inviato a visita proctologica se hai qualche disagio correlato alla regione anale e rettale come:
Prurito o bruciore nell’ano
Dolore all’ano o al retto
Sanguinamento o altre secrezioni dall’ano
Verruche o protuberanze nella regione anale
Corpi estranei nel retto
Cambiamenti nelle abitudini intestinali o cambiamenti nelle feci
Incontinenza anale

Cosa tratta il Medico proctologo?

I proctologi di solito trattano le seguenti condizioni:
Emorroidi: vene gonfie e infiammate nel retto inferiore e nell’ano, che possono causare prurito, dolore e sanguinamento.
Fessure anali: Piccole lacerazioni nel rivestimento anale.
Ascessi: raccolte di pus da un’infezione.
Fistole anali: piccoli canali anormali nel tessuto che possono derivare da un intervento chirurgico o da un’infezione.

escrescenze cutanee benigne e indolori.
Diverticolite: una condizione in cui si formano piccole sacche (diverticoli) nei punti deboli del tratto digestivo.
Prolasso rettale: condizione in cui il retto fuoriesce attraverso l’apertura anale.
Sindrome dell’intestino irritabile (IBS): una condizione cronica che provoca gonfiore, dolore, stitichezza e diarrea.
Malattia infiammatoria intestinale (IBD): un gruppo di disturbi cronici come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa che causano infiammazione nel rivestimento intestinale.
Polipi del colon: piccole escrescenze a partenza dalla mucosa del colon che hanno il potenziale per diventare cancerosi.
Tumori del colon, del retto e dell’ano: tumori che hanno origine in queste regioni.
Infezioni sessualmente trasmissibili (IST): le infezioni nell’area genitale e anale includono:

Clamidia
Sifilide
Gonorrea
Herpes genitale

Quali tipi di procedure fa il Medico proctologo?

I proctologi eseguono diversi tipi di procedure diagnostiche e terapeutiche, oltre agli interventi chirurgici. I proctologi esaminano il paziente con strumenti inseriti attraverso l’ano nel retto e nel colon. Gli strumenti sono dotati di telecamere illuminate che aiutano a visualizzare il passaggio colorettale e possono essere utilizzati anche per inserire strumenti per le procedure di trattamento.

Di seguito sono riportate alcune delle procedure comuni eseguite dai proctologi:

Ecografia endorettale: test di imaging per rilevare i tumori del colon-retto, per studiare i tramiti fistolosi e gli ascessi perirettali
Esame rettale digitale: esame fisico del retto con un dito guantato.
Anoscopia: esame del canale anale con un anoscopio.
Proctoscopia: esame dell’ano e della parte inferiore del retto.
Sigmoidoscopia: esame del colon sigmoideo, la parte più bassa del colon.
Chirurgia: la chirurgia può essere eseguita utilizzando tecniche come la laparoscopia che è minimamente invasiva.

Come trovo un Medico proctologo a Napoli Giugliano o Mondragone?

In genere, hai bisogno di un consulto dal tuo medico di base (PCP) o dal tuo gastroenterologo per vedere un proctologo. 
Il medico ti indirizzerà a un proctologo quale il dottor Guido Coretti, se la tua condizione è complicata e richiede un intervento chirurgico o un altro trattamento da parte di un proctologo.

Come si diventa proctologo?

La proctologia è una disciplina altamente specializzata e richiede diversi anni di formazione. I proctologi devono essere particolarmente sensibili e compassionevoli a causa della natura altamente personale dei disturbi che trattano.
Lo studio del Dottore Guido Coretti ed il suo staff, che svolge l’attività negli studi di Napoli, Giugliano e Mondragone, a ha esperienza sulle patologie della Tiroide, acquisita nel corso degli anni nei migliori centri di eccellenza trattando pazienti anche alle regioni del Sud Italia, quali Abruzzo, Marche, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia.


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18/Lug/2021

Ernia Inguinale e Ernia addominale sintomi e cura Napoli Giugliano

L’ernia inguinale non è altro che una sporgenza di viscere dalla sua normale sede, è molto fastidiosa, causa diversi malori, e anche se può sembrare all’occhio di tutti un sintomo banale, non è assolutamente da evitare.

 

L’ernia inguinale si distingue in due categorie:

  • Ernia inguinale che si forma nella maggior parte dei casi sopra il legamento inguinale
  • Ernia femorale che a differenza di quella inguinale si estende nel canale femorale

Che dolori provoca l’ernia inguinale

L’ernia inguinale non è altro che una sporgenza di viscere dalla sua normale sede, è molto fastidiosa, causa diversi malori, e anche se può sembrare all’occhio di tutti un sintomo banale, non è assolutamente da evitare.

La maggior parte dei pazienti che si reca nelle nostre sedi di Napoli e Giugliano, per curare l’ernia inguinale, presentano come denominatore comune un’anomalia congenita o un indebolimento delle fasce muscolari, dovuti principalmente a eccessivi sforzi fisici, dovuti allo sport oppure durante i mesi di gravidanza.

I dolori provocati dall’ernia inguinale si manifestano principalmente con i seguenti sintomi:

 

  • dolore o fastidio nella zona dell’inguine
  • presente, anche a tratti, nelle zone dei testicoli, scroto e gambe
  • dolori di tipo gastrico
  • bruciore e difficoltà nella digestione

 

che possono aumentare notevolmente in caso di sforza anche lievi, come passeggiate, piccoli esercizi fisici e affaticamenti vari.

Il Dott. Guido Coretti, consiglia vivamente di non sottovalutare mai questi sintomi, anche lievi, in quanto si possono verificare in momenti inaspettati complicazioni serie, specie quando la parte di viscere viene intrappolata tra legamenti e muscoli, provocando la classica “ernia strozzata”, che richiede un intervento chirurgico d’urgenza.

Quando l’ernia inguinale è da operare 

Premesso che l’intervento all’ernia inguinale, grazie alla continua ricerca, è ritenuto di routine e al tempo stesso piuttosto sicuro, vediamo nel dettaglio quali sono i sintomi che richiedono l’intervento.

L’ernia inguinale è da operare nei seguenti casi:

  • quando l’ernia inguinale subisce una strozzatura, e di conseguenza viene a mancare il corretto apporto di sangue
  • oppure porta al paziente in modo accentuato forti dolori allo stomaco, nausea e vomito
  • altresì i sintomi sopra elencati impediscono al paziente di svolgere una vita normale e l’impossibilità di seguire le sue normali abitudini

L’intervento all’ernia inguinale, può essere seguito, dopo aver analizzato con cura l’intera storia clinica del paziente e esaminato tutti i precedenti interventi, successivamente si può scegliere tra un’anestesia parziale o totale.

 

In entrambi le occasioni, viene precedentemente richiesto al paziente l’esame del sangue e eventualmente anche un elettrocardiogramma, e eventuali altre richieste relative all’intervento, possono essere condivise con il Dott. Coretti e tutto il suo team, in qualsiasi momento.

L’intervento all’ernia inguinale richiede la seguente preparazione:

  • circa 2 settimane prima dell’intervento è necessario sospendere eventuali trattamenti antiaggreganti, in quanto riducono drasticamente la capacità coagulativa del sangue
  • presentarsi a digiuno completo (meglio se dal giorno prima)
  • farsi assistere da un familiare o un conoscente per il rientro a casa
  • per i fumatori è consigliabile sospendere l’assunzione di nicotina fino alla guarigione Ernia addominale, tipi, sintomi, cause e chirurgia

Cos’è un’ernia addominale?

Un’ernia addominale si verifica quando un organo o un altro pezzo di tessuto sporge attraverso un indebolimento in una delle pareti muscolari che racchiudono la cavità addominale.
La sacca che si gonfia attraverso l’area debole può contenere un pezzo di intestino o rivestimento grasso del colon (omento) se l’ernia si verifica nella parete addominale o nell’inguine.
Se l’ernia avviene attraverso il diaframma, il muscolo che separa il torace dall’addome, può essere coinvolta parte dello stomaco.

La parete addominale è costituita da strati di diversi muscoli e tessuti. In questi strati possono svilupparsi punti deboli per consentire al contenuto della cavità addominale di sporgere o erniare.
Le ernie addominali più comuni sono nell’inguine (ernia inguinale), nel diaframma (ernia iatale) e nell’ombelico (ernia ombelicale).
Le ernie possono essere presenti alla nascita (congenite), oppure possono svilupparsi in qualsiasi momento successivo (acquisite).

Quali sono i diversi tipi di ernie addominali?

Ernie del pavimento addominale e pelvico

  • Le ernie inguinali (come già descritto sopra) sono le più comuni delle ernie addominali.
    Il canale inguinale è un’apertura che consente al cordone spermatico e al testicolo di discendere dall’addome nello scroto mentre il feto si sviluppa e matura. Dopo che il testicolo è sceso, l’apertura dovrebbe chiudersi saldamente, ma a volte i muscoli che si attaccano al bacino lasciano un’area indebolita.
    Se più avanti nella vita c’è uno stress posto su quell’area, i tessuti indeboliti possono consentire a una porzione di intestino tenue o omento di scivolare attraverso quell’apertura, causando dolore e producendo un rigonfiamento. Le ernie inguinali hanno meno probabilità di verificarsi nelle donne perché non è necessaria un’apertura nel canale inguinale per consentire la migrazione e la discesa dei testicoli.
  • Un’ernia femorale può avvenire attraverso l’apertura nel piano dell’addome dove c’è spazio per l’arteria femorale e vena passare dall’addome nella coscia. A causa della loro struttura ossea più ampia, le ernie femorali tendono a verificarsi più frequentemente nelle donne.
  • Le ernie otturatorie sono le ernie meno comuni del pavimento pelvico.
    Questi si trovano principalmente nelle donne che hanno avuto gravidanze multiple o che hanno perso peso significativo.
    L’ernia si verifica attraverso il canale dell’otturatore, un’altra connessione della cavità addominale alla gamba, e contiene l’arteria, la vena e il nervo dell’otturatore.

Ernie della parete addominale anteriore

La parete addominale è costituita da due serie di muscoli su ciascun lato del corpo che si rispecchiano l’un l’altro.
Includono i muscoli retto dell’addome, gli obliqui interni, gli obliqui esterni e i trasversali.

  • Quando le ernie epigastriche si verificano nei neonati, si verificano a causa di una debolezza nella linea mediana della parete addominale dove i due muscoli retti si uniscono tra lo sterno e l’ombelico.
    A volte questa debolezza non diventa evidente fino alla vita adulta in quanto appare come un rigonfiamento nella parte superiore dell’addome. Pezzi di intestino, grasso o omento possono rimanere intrappolati in questo tipo di ernia.

Ombelicali

  • L’ombelico, è il punto in cui il cordone ombelicale attaccava il feto alla madre consentendo la circolazione del sangue al feto. Le ernie ombelicali causano un rigonfiamento anomalo dell’ombelico e sono molto comuni nei neonati e spesso non necessitano di cure a meno che non si verifichino complicazioni.
    Alcune ernie ombelicali si ingrandiscono e possono richiedere un intervento in età adulta.

Muscolo Retto

  • Le ernie spigeliane o di Spigelio si verificano sui bordi esterni del muscolo retto addominale e sono rare.

Incisionali

  • Le ernie incisionali si verificano come complicazione della chirurgia addominale, in cui i muscoli addominali vengono tagliati per consentire al chirurgo di entrare nella cavità addominale per operare. Sebbene il muscolo venga solitamente riparato, diventa un’area relativa di debolezza, che potenzialmente consente agli organi addominali di erniare attraverso l’incisione.
  • La diastasi dei retti non è una vera ernia, ma piuttosto un indebolimento della membrana dove i due muscoli retti addominali di destra e di sinistra si uniscono.

La diastasi provoca un rigonfiamento sulla linea mediana.

È diverso da un’ernia epigastrica perché la diastasi non intrappola intestino, grasso o altri organi al suo interno.

Ernie del diaframma

  • Le ernie iatali si verificano quando una parte dello stomaco scorre attraverso l’apertura nel diaframma dove l’esofago passa dal torace all’addome.
  • Uno scorrevole ernia iatale è il tipo più comune e si verifica quando l’esofago inferiore e porzioni della slitta stomaco attraverso il diaframma nel petto.
  • Le ernie paraesofagee si verificano quando solo lo stomaco ernia nel torace lungo l’esofago. Ciò può portare a gravi complicazioni di ostruzione o torsione dello stomaco su sé stesso (volvolo).
  • Le ernie diaframmatiche traumatiche possono verificarsi a causa di lesioni gravi in ​​cui un trauma contusivo indebolisce o lacera il muscolo del diaframma, consentendo l’ernia immediata o ritardata degli organi addominali nella cavità toracica.
    Ciò può verificarsi anche dopo un trauma penetrante causato da una coltellata o da una ferita da arma da fuoco.
    Solitamente queste ernie coinvolgono il diaframma sinistro perché il fegato, situato sotto il diaframma destro, tende a proteggerlo dall’ernia dell’intestino.
  • Le ernie diaframmatiche congenite sono rare e sono causate dall’incapacità del diaframma di formarsi e chiudersi completamente durante lo sviluppo fetale.
    Ciò può portare alla mancata maturazione completa dei polmoni e porta a una diminuzione della funzione polmonare se gli organi addominali migrano nel torace.
  • Il tipo più comune è un’ernia di Bochdalek sul bordo laterale del diaframma.
  • Le ernie di Morgagni sono ancora più rare e sono un cedimento della parte anteriore del diaframma.

 

Quali sono le cause di un’ernia addominale o ernia inguinale?

 

Un’ernia può essere congenita e presente alla nascita o può svilupparsi nel tempo in aree di debolezza all’interno della parete addominale. L’aumento della pressione all’interno della cavità addominale può causare stress nei punti deboli e consentire a parti della cavità addominale di sporgere o erniare.

L’aumento della pressione all’interno dell’addome può verificarsi in una varietà di situazioni, tra cui

  • tosse cronica,
  • aumento del liquido all’interno della cavità addominale (ascite),
  • dialisi peritoneale usata per trattare l’insufficienza renale
  • tumori o masse nell’addome.

La pressione può aumentare a causa del sollevamento di peso in eccesso, dello sforzo di defecare o urinare o di un trauma all’addome.
Anche la gravidanza o l’eccesso di peso e circonferenza addominale sono fattori che possono portare a un’ernia.

Quali sono i fattori di rischio per un’ernia inguinale?

 

L’aumento della pressione intra-addominale può portare all’indebolimento di una porzione della parete addominale, in modo acuto o graduale nel tempo.
Alcuni fattori di rischio includono quanto segue:

  • Costipazione cronica
  • Tosse cronica
  • Vomito ricorrente
  • Obesità
  • Ascite (una raccolta anormale di liquido nella cavità addominale)
  • Dialisi peritoneale
  • Masse addominali
  • Gravidanza
  • Interventi chirurgici addominali (un rischio di ernie incisionali)
  • Spostare o sollevare ripetutamente oggetti pesanti

 

Quali sono i segni e i sintomi di un’ernia addominale?

 

La maggior parte delle persone può sentire un rigonfiamento in cui un’ernia inguinale si sviluppa nell’inguine.
Potrebbe esserci una sensazione di bruciore o dolore acuto nell’area a causa dell’infiammazione del nervo inguinale o una sensazione di pienezza all’inguine.

Se si verifica un’ernia a causa di un evento come il sollevamento di un peso pesante, si può avvertire un dolore acuto.
Tuttavia, molte persone non hanno alcun disturbo se non una sensazione di pienezza nell’area del canale inguinale.

Le complicazioni si verificano quando un pezzo di intestino o omento rimane intrappolato (incarcerato) nel sacco erniario.
Un pezzo di intestino può entrare nell’ernia e rimanere bloccato.
Se l’intestino si gonfia, può causare un’emergenza chirurgica poiché perde il suo apporto di sangue e viene strangolato.

In questa situazione, possono esserci dolore e nausea e vomito significativi, segnalando il possibile sviluppo di un’ostruzione intestinale.

La febbre può essere associata a intestino strozzato e morto.

L’ernia di Richter è un tipo raro di ernia che porta allo strangolamento.

Solo una parte della parete intestinale rimane bloccata nell’ernia.

Inizialmente non causerà necessariamente un’ostruzione intestinale completa, poiché il passaggio dell’intestino consente ancora il passaggio del contenuto intestinale, ma quella porzione di parete intestinale che è intrappolata può iniziare a gonfiarsi, strangolarsi e morire.

Tipologie

Le ernie femorali e otturatorie si presentano più o meno allo stesso modo delle ernie inguinali, sebbene a causa della loro posizione anatomica, la pienezza di grumi possano essere molto più difficili da diagnosticare.

Le ernie ombelicali sono facili da diagnosticare negli adulti nei quali, spesso si manifestano con un aumento della pressione addominale.
Le complicazioni includono ancora l’incarcerazione e lo strangolamento.

Un’ernia iatale non causa molti sintomi di per sé, ma quando si verifica un’ernia scorrevole, la posizione anormale della giunzione gastroesofagea (GE) sopra il diaframma influisce sulla sua funzione e il contenuto dello stomaco può refluire nell’esofago.
Il reflusso gastroesofageo (GERD) può causare bruciore al petto, dolore epigastrico e bruciore nella parte superiore dell’addome, nausea, vomito e un sapore aspro dovuto all’acidità di stomaco che si riversa nella parte posteriore della gola.

Un’ernia sportiva è uno strappo o uno stiramento di qualsiasi tessuto nell’addome inferiore o nell’inguine.
Provoca dolore all’inguine o nella zona inguinale.
Può coinvolgere qualsiasi tessuto molle, inclusi muscoli, tendini o legamenti e può essere avviato dall’attività fisica, che di solito comporta torsione o trauma da corpo contundente all’addome.

Quali tipi di professionisti medici trattano e riparano le ernie inguinali a Napoli e Giugliano? (dottore Guido Coretti)

 

Molto spesso, i fornitori di cure primarie sono i primi a diagnosticare e curare un’ernia.
Per le ernie iatali, di solito mediche, non chirurgiche, è necessaria una cura e il controllo dei sintomi della GERD è l’obiettivo primario.
Occasionalmente, un gastroenterologo sarà coinvolto nella cura per valutare la gravità della GERD.

Alcune ernie iatali richiedono un intervento chirurgico e un chirurgo generale e/o un chirurgo toracico esegue l’operazione, a seconda della posizione degli organi nello stomaco o nel torace e delle dimensioni del difetto nel diaframma.

Mentre i fornitori di cure primarie fanno la diagnosi di un’ernia della parete addominale, è il chirurgo generale che esegue l’operazione e ripara l’ernia uno di questi è il Dott. Guido Coretti.

Casistiche

Quando un’ernia viene incarcerata, spesso il paziente va al pronto soccorso e il medico lì fa la diagnosi e talvolta può rimettere a posto l’ernia (ridotta).
Se l’ernia è ridotta, può essere un’opzione il riferimento ambulatoriale a un chirurgo generale.
Se l’ernia rimane intrappolata (incarcerata) o se si teme che l’ernia venga strangolata, è necessaria una consultazione immediata con un chirurgo.

Le ernie neonatali sono spesso riconosciute dal pediatra o medico di famiglia.
Un chirurgo pediatrico può essere consultato per la loro valutazione.

In che modo Guido Coretti e gli operatori sanitari diagnosticano le ernie addominali?

Alcuni Tipi

Per le ernie inguinali, la maggior parte dei pazienti nota una sensazione di pienezza o un nodulo nella zona inguinale con dolore e bruciore.
L’esame obiettivo di solito può confermare la diagnosi.
Le ernie femorali o otturatorie sono più difficili da apprezzare e i sintomi di dolore inguinale o pelvico ricorrente senza evidenti reperti fisici possono richiedere una TAC per rivelare la diagnosi.
Le ernie ombelicali sono molto più facili da individuare con il rigonfiamento dell’ombelico.

Ernie Incarcerate

Le ernie incarcerate o strangolate rappresentano una sfida maggiore poiché la potenziale complicazione dell’intestino morto aumenta l’urgenza.
L’operatore sanitario cerca indizi di ostruzione, inclusa una sensazione di dolore, nausea, vomito o febbre.
Durante un esame fisico, un medico può spesso scoprire che un paziente ha un addome marcatamente morbido.
L’esame può essere sufficiente per sospettare un’incarcerazione o uno strangolamento e richiedere un consulto immediato con un chirurgo quale il Dottor Guido Coretti.
I medici possono utilizzare i raggi X o le scansioni TC per confermare la diagnosi, a seconda della situazione clinica.

Diagnosi

I medici possono essere in grado di diagnosticare le ernie iatali associate a GERD determinandole dalla anamnesi di un paziente durante il suo esame fisico.
Una radiografia del torace può rivelare parte dello stomaco all’interno del torace.
Se c’è preoccupazione per complicazioni tra cui infiammazione esofagea (esofagite), ulcere o sanguinamento, un gastroenterologo come il dottor Guido Coretti potrebbe dover eseguire un’endoscopia.

Riparazioni

La riparazione dell’ernia inguinale è una delle procedure chirurgiche più comuni eseguite nel mondo, con quasi svariati milioni di operazioni che si verificano ogni anno.
La maggior parte delle ernie della parete addominale viene riparata elettivamente quando la salute del paziente è definita ottimale, per ridurre il rischio sia dell’intervento chirurgico che dell’anestesia.

Chirurgia

La chirurgia per riparare un’ernia può utilizzare un laparoscopio o una procedura aperta chiamata erniorrafia, in cui il chirurgo ripara direttamente l’ernia attraverso un’incisione nella parete addominale.
Il tipo di intervento dipende dalla situazione clinica e dall’urgenza dell’intervento.
La decisione su quale operazione eseguire dipende dalla situazione clinica del paziente.

Altre ernie della parete addominale possono essere riparate allo stesso modo per rafforzare il difetto nella parete addominale e ridurre il rischio di complicanze di incarcerazione intestinale e strangolamento.

Ernie Iatali

Le ernie iatali da scivolamento possono essere trattate chirurgicamente per riportare lo stomaco nella cavità addominale e rafforzare la giunzione gastroesofagea.
Tuttavia, i medici non offrono di routine un intervento chirurgico perché la maggior parte dei sintomi è dovuta a GERD e la terapia medica è spesso adeguata.
Farmaci, dieta, cambiamenti nello stile di vita e perdita di peso possono aiutare a controllare i sintomi e ridurre al minimo la necessità di un intervento chirurgico.

La riparazione dell’ernia paraesofagea viene eseguita per prevenire la complicazione dello strangolamento o del volvolo.

Quali trattamenti non chirurgici sono disponibili per un’ernia addominale?

Trattamenti

Se un’ernia inguinale o ombelicale è piccola e non causa sintomi, può essere ragionevole un approccio di vigile attesa.
Il follow-up di routine può essere tutto ciò che è necessario, specialmente se l’ernia non cresce di dimensioni.
Tuttavia, se l’ernia cresce o se c’è preoccupazione per una potenziale incarcerazione, può essere raccomandato un intervento chirurgico.
Ai pazienti ad alto rischio di intervento chirurgico e anestesia può essere offerto un approccio di sorveglianza e attesa.

Possibili Soluzioni

Tralicci, corsetti o leganti possono trattenere le ernie in posizione esercitando pressione sulla pelle e sulla parete addominale.
Questi sono approcci temporanei e potenzialmente possono causare danni o lesioni alla pelle e infezioni dovute allo sfregamento.
Sono spesso utilizzati in pazienti anziani o debilitati quando il difetto erniario è molto esteso e vi è un aumento del rischio di complicanze in caso di intervento chirurgico.

Risoluzioni in tempi fisiologici

A meno che il difetto non sia grande, le ernie ombelicali nei bambini tendono a risolversi da sole entro il primo anno di età.
La chirurgia può essere presa in considerazione se l’ernia è ancora presente all’età di 3 o 4 anni o se il difetto dell’ombelico è grande.

Le ernie iatali da sole non causano sintomi.
Invece è il reflusso acido che causa la malattia da reflusso gastroesofageo (GERD). Il trattamento ha lo scopo di ridurre la produzione di acido nello stomaco e prevenire l’ingresso di acido nell’esofago. Per ulteriori informazioni, fare riferimento all’articolo sulla malattia da reflusso gastroesofageo (GERD).

 

Quali sono le complicanze dell’ernia?

 

La principale complicazione di un’ernia è l’incarcerazione, in cui un pezzo di intestino o grasso rimane bloccato nel sacco erniario e non può essere ridotto.
Il gonfiore può verificarsi al punto che l’apporto di sangue al tessuto viene perso e questo muore. Questa è chiamata ernia strozzata.

Se un’ernia iatale è grande, parte dello stomaco e dell’esofago possono spostarsi nel torace.
A seconda della situazione e dell’anatomia, lo stomaco può torcersi (volvolo), portando potenzialmente allo strangolamento. Questa è un’emergenza chirurgica.

Qual è la prognosi per un’ernia addominale?

La maggior parte dei pazienti sottoposti a riparazione elettiva dell’ernia va a buon fine.
Le ernie incisionali possono recidivare fino al 10% delle volte.
La prognosi per i pazienti sottoposti a riparazione di ernia emergente a causa di intestino incarcerato o strangolato dipende dall’entità dell’intervento chirurgico, dalla quantità di intestino danneggiato e dalla loro salute e condizione fisica di base prima dell’intervento.
Per questo motivo, la riparazione elettiva dell’ernia è molto preferita.

È possibile prevenire un’ernia addominale?

Mentre le ernie congenite non possono essere prevenute, il rischio di sviluppare un’ernia che si verifica nel corso della vita può essere ridotto al minimo.
L’obiettivo è quello di evitare un aumento della pressione all’interno dell’addome che potrebbe sollecitare le aree deboli della parete addominale.

  • Mantieni un peso forma.
  • Segui una dieta sana e fai esercizio regolarmente per ridurre al minimo il rischio di stitichezza e di sforzarti per avere un movimento intestinale.
  • Utilizzare tecniche di sollevamento adeguate soprattutto quando si cerca di sollevare oggetti pesanti. Questo è importante da ricordare al lavoro, a casa e nello sport.
  • Smetti di fumare per ridurre la tosse ricorrente.
  • Se si sviluppa un’ernia, cerca assistenza medica per farla valutare e potenzialmente trattare prima che diventi troppo grande o venga incarcerata.

 

Per un Consulto a Napoli o Giugliano inerente ad un’ernia potete contattare il dott. Guido Coretti scrivendo una mail, riempiendo il form di prenotazione, oppure chiamare il numero: 334 810 0911

 

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In poche parole


Specialista in Chirurgia Generale con lode.
Membro del General Medical Council del Regno Unito.
Fellow in Chirurgia del Trauma e d’urgenza con interesse in Bariatrica.
Successivamente, Research Fellow in Endocrinochirurgia presso il King’s College Hospital di Londra. Opera presso l’ Ospedale Buonconsiglio Fatebenefratelli di Napoli.




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